Serena Autieri: «Ho spento il mal di schiena con il gyrotonic»
Lo so, sono fortunata: arrivare a 36 anni senza avere mai conosciuto il mal di schiena è un privilegio di pochi. Sarà che ho sempre praticato tanto sport, e sono certa di dovere a questo la mia buona salute, la mia forma fisica, la mia resistenza nell’affrontare spettacoli in cui ballo, canto e recito senza sosta. Mi piace l’energia che mi infonde, quella sensazione di fatica sana che stimola la riattivazione tangibile di tutti i muscoli. Non ho mai smesso neppure quando ero in attesa di mia figlia Giulia: nuoto, pilates, ginnastica e lunghe camminate, quello che mi era consentito continuavo a fare. Il tutto lavorando, fino a poco prima di darla alla luce.
Poi è arrivata lei, uno scricciolo di soli tre chili perché nata un paio di settimane prima del previsto. Ma, contro ogni mio timore di neomamma inesperta, ci ha messo un attimo a recuperare. L’ho allattata esclusivamente al seno fino a sette mesi, e lei è cresciuta a vista d’occhio, aumentando di peso sempre più velocemente. Ciò nonostante amavo tenerla in braccio, avere con lei un contatto che fosse il più fisico possibile. E anche se ogni tanto iniziavo ad avvertire qualche doloretto alla schiena, non me ne curavo e continuavo a tenermi stretta la mia piccolina.
È stato dopo una decina di mesi che quei dolori alla zona lombare hanno iniziato a farsi sempre più acuti e frequenti. Tanto più che in quel periodo ero in tournée teatrale con lo spettacolo La sciantosa, in cui ballavo e cantavo moltissimo. Sta di fatto che quei dolori mai provati fino ad allora mi stavano complicando la vita. Pensavo di rivolgermi a un ortopedico, quando un amico ballerino mi ha consigliato di provare il gyrotonic. Si tratta di un metodo di allenamento praticato con un apposito macchinario, che agisce su articolazioni, muscoli, tendini e legamenti attraverso movimenti circolari. E tra i suoi effetti c’è proprio quello di aumentare la funzionalità della colonna vertebrale, regalando una postura corretta e riducendo i microtraumi da stress. Proprio quello che faceva al caso mio, considerato anche che quell’ansia che non mi coglie mai nella vita quotidiana, mi si riversa poi tutta addosso ogni volta che sto per entrare in scena. Così mi assale il timore di scordarmi tutto, di non dare il meglio di me, di non essere all’altezza di quello che mi aspetta, con una tensione emotiva fortissima, durante la quale avverto come un blocco psicofisico al diaframma, oltre che a schiena e collo.
Ho iniziato a praticare questa disciplina in un centro specializzato, abbinando anche il gyrokinesis, che prevede esercizi molto simili, ma eseguiti a corpo libero, associati a tecniche di respirazione e che consentono una sorta di automassaggio di tutto il fisico. Un allenamento, insomma, a cavallo tra il fitness e la fisioterapia, da cui ho tratto un beneficio quasi immediato. Seduta dopo seduta, ho avvertito tutti i miei muscoli allungarsi e diventare sempre più elastici. Testa, spalle e schiena si sono risollevati in una postura elegante e corretta. Mi sono vista sempre più tonica e agile, più energica e resistente. E soprattutto, nel giro di poco tempo, tutti quei dolori sono completamente scomparsi. La conferma che si trattava della disciplina perfetta per me mi è arrivata anche dal professor Auro Caraffa, direttore di ortopedia e traumatologia all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, quando l’ho consultato in merito. E così adesso la pratico regolarmente tre volte a settimana nei centri specializzati. E prima di andare in scena, qualche esercizio di gyrokinesis mi aiuta sempre ad affrontare il palcoscenico.
Ho imparato anche ad applicarlo durante la vita quotidiana, mettendo in atto i giusti movimenti e posizioni anche quando apro un pensile, parlo al cellulare, me ne sto semplicemente in piedi o seduta con le spalle aperte e sollevate invece che ricurve all’interno, come in genere viene spontaneo. E ogni volta che esco da una seduta mi sento come se il mio corpo avesse resettato tutti gli accumuli di fatica e malessere, e stesse ricominciando da zero. L’importante è praticare queste due discipline esclusivamente nei centri specializzati e con insegnanti certificati che controllino che tutto venga eseguito a dovere. Perché superficialità e inesattezze possono, come in qualunque altro tipo di attività fisica, essere dannose.
Serena Autieri
Testimonianza raccolta da Grazia Garlando per OK Salute e benessere gennaio 2016
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Fonte: Ok Salute – Serena Autieri: «Ho spento il mal di schiena con il gyrotonic»