Per la Festa della Donna cucina cibi giallo mimosa
Cibi gialli
Il giallo della mimosa è simbolo per eccellenza della Festa delle Donne e l’8 marzo diventa emblema di tutte le conquiste ottenute negli anni. In questa giornata il colore della mimosa può essere di ispirazione per una cucina sana e… femminile. Sono diversi, infatti, i cibi gialli che possiamo portare in tavola, molti dei quali ricchi di proprietà nutritive e benefiche sia per il corpo che per la mente. Da spezie come lo zenzero, passando per frutti come l’ananas e la banana, fino ad arrivare a un cereale versatile come il mais, molti di questi alimenti sono protagonisti dei nostri pasti e spuntini quotidiani. Conoscete tutte le loro proprietà?
Zenzero
Dalle proprietà antinfiammatorie a quelle – secondo alcuni – afrodisiache, lo zenzero negli ultimi anni ha conquistato anche la cucina occidentale dove il suo sapore fresco e pungente dà gusto sia a piatti dolci che salati. Si utilizza il rizoma (che viene spesso erroneamente indicato come radice) grattugiato fresco. Il suo attivo più importante è il gingerolo; tradizionalmente viene usato per aiutare la digestione e contrastare ogni tipo di nausea (durante la gravidanza, dopo una chemioterapia, sui mezzi di trasporto), ma lo zenzero fa bene anche a tutto l’apparato digerente. A questo scopo è ottimo in tisana (bollendo due fette di zenzero fresco in acqua per 5 minuti) da sorseggiare lentamente. Stimolante del sistema immunitario, da millenni la pianta è utilizzata dalle popolazioni asiatiche per combattere raffreddore e febbre, ma anche per curare il cosiddetto “mal d’amore”: avrebbe infatti anche un potere afrodisiaco.
Curcuma
Spezia derivante dalla radice della Curcuma longa, conosciuta a utilizzata in India da millenni, la curcuma è una spezia “magica” che porta benefici all’individuo grazie a un suo particolare componente: la curcumina. Questa sostanza è antinfiammatoria (quindi utile nella prevenzione dei tumori), antiossidante, allevia dolori articolari, mestruali e intestinali, aiuta la digestione, purifica il fegato e rafforza il sistema immunitario. Tuttavia, per giovare dei benefici della curcuma, non basta cospargerla sugli alimenti: da sola non è biologicamente assorbita dall’organismo. In cucina è sempre meglio abbinarla a un pizzico di pepe. È solo grazie alla piperina, infatti, che la curcumina viene veicolata dall’intestino al sangue.
Ananas
Dolce e aspro insieme, l’ananas è un frutto tropicale originario del Sud America. Alla base delle proprietà benefiche dell’ananas c’è la bromelina, un enzima presente sia nella polpa che nel gambo del frutto. Questa sostanza ha un’azione proteolitica: favorisce la digestione delle proteine e viene utilizzata in farmacologia come antinfiammatorio. Quest’ultima proprietà, unita a quella diuretica, fanno dell’ananas un coadiuvante per le terapie contro la cellulite poiché aiuta a combattere la ritenzione dei liquidi e a diminuire l’infiammazione dei tessuti. Il basso contenuto di calorie ne fa un ingrediente consigliato per le diete ipocaloriche, ma è da sfatare il mito secondo cui l’ananas brucia i grassi. Anche cotto questo frutto è molto gustoso, ma attenzione: la bromelina viene distrutta dalla cottura e così anche le sue virtù benefiche.
Banana
La banana è uno dei frutti più consumati nel mondo: grazie ai suoi zuccheri naturali è infatti estremamente nutriente e “saziante”. Dagli zuccheri, che generano valori energetici, derivano anche la maggior parte delle sue proprietà benefiche e nutrizionali. Anche grazie al suo contenuto di potassio è indicata per chi fa sport (andrebbe mangiata 40-50 minuti dopo l’attività fisica), per chi soffre di depressione, per combattere l’anemia e per mantenere sotto controllo la pressione sanguigna (al contrario è sconsigliata per chi soffre di diabete e di obesità). La banana è anche ricca di fibre, che contrastano la stitichezza e rendono il frutto un lassativo naturale.
Mela gialla
Una mela al giorno può togliere davvero il medico di torno. Questo frutto è ricco di sostanze antiossidanti e antinvecchiamento ed è considerata un farmaco naturale. Se consumate regolarmente, le mele riducono il colesterolo “cattivo” e aumentano quello buono. Il merito va a pectina e polifenoli: migliorano il metabolismo lipidico e riducono la produzione di molecole infiammatorie, proteggendo così il sistema cardiovascolare e il cuore con un’azione molto preziosa nella prevenzione di ictus e tumori. Sempre la pectina, insieme ad altre fibre contenute nelle mele, aiuta nel controllo della glicemia, mentre i polifenoli, sostante antiossidanti, contrastano i danni causati dall’invecchiamento e il possibile sviluppo di tumori (in particolare quello del colon-retto). La mela, infine, è meglio se mangiata cruda e con la buccia: il contatto con l’ossigeno diminuirebbe l’azione delle sostanze antiossidanti e la cottura farebbe perdere molte delle sue proprietà benefiche. Tuttavia, se mangiata cotta la mela rappresenta un ottimo rimedio contro la stitichezza.
Limone
In Oriente e Medioriente veniva utilizzato per le sue proprietà antisettiche, gli Egizi lo usavano per imbalsamare le mummie, gli islamici lo consideravano un antidoto sacro contro i veleni e gli spiriti negativi, in Grecia era un modo per profumare la biancheria e difenderla dalle tarme. “Panacea di tutti i mali” il limone è sempre stato apprezzato per le sue numerose e benefiche proprietà. Mangiare limoni tutti i giorni, per prima cosa, può essere utile nella battaglia contro il colesterolo cattivo, perché previene la formazione delle placche lungo i vasi del sistema circolatorio. Antisettico e battericida, il limone è un’ottima fonte di vitamina C che stimola le difese immunitarie; qualche goccia su alimenti ricchi in ferro facilita l’assimilazione di questo minerale.
Peperone giallo
I peperoni, soprattutto se gialli e mangiati crudi, sono un alimento ricchissimo di vitamina C, anche in misura maggiore rispetto agli agrumi. Nei peperoni sono presenti molti sali minerali come potassio, ferro, magnesio e calcio. Le sue poche calorie ne fanno un cibo consigliato nelle diete ipocaloriche, mentre la notevole quantità di acqua e fibra possono generare un lieve effetto lassativo. Il peperone è sconsigliato alle persone con problemi gastrici, che notoriamente hanno difficoltà a digerirlo.
Patate
Regine dei tuberi, le patate sono molto amate dalla cucina occidentale e costituiscono l’ingrediente base per numerose ricette. Sono ricche di potassio, di carboidrati, soprattutto amido, e di fibre (e per questo hanno un elevato indice di sazietà). Un trucco per depotenziare il loro indice glicemico, molto alto? Mangiarle bollite e fredde.
Polenta
Da sempre conosciuto come “il cibo dei poveri” (per la sua diffusione nel mondo contadino nei secoli passati), la versione più famosa della polenta è quella gialla, ottenuta dalla farina di granoturco e diffusa soprattutto nel Nord Italia. Nonostante il soprannome, la polenta non ha nulla da invidiare alla ricchezza nutritiva di altri preparati a base di cereali, come il pane e la pasta. Da smentire l’affermazione che la indica come un alimento molto pesante. In realtà ha una quantità di calorie limitata e variabile a seconda della sua consistenza (ne ha di più quando è solida). La polenta è ammessa nella dieta di chi è affetto da celiachia.
Mais
Ricco di valori nutrizionali, il mais è uno dei cereali più diffusi del pianeta, oltre che un alimento molto versatile grazie al suo sapore dolce adatto sia a piatti salati che dolci. Il mais è meno calorico di altri cereali, come il grano o il riso, ed è ricco di fibre, amido, ferro e altri minerali. Per queste sue proprietà è un alimento particolarmente digeribile (quindi alleato di stomaco e intestino). L’assenza di glutine lo rende adatto a chi soffre di celiachia, mentre le molte fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri, contribuendo a mantenere bassi i livelli di glicemia e di colesterolo del sangue.
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Fonte: Ok Salute – Per la Festa della Donna cucina cibi giallo mimosa