Aria nella pancia: cause e rimedi
Aria nell’intestino? E’ un problema molto diffuso. Le cause sono numerose e spesso dipendono da uno scorretto stile di vita. Che cosa fare? Abbiamo chiesto consiglio a Vito Annese, Direttore della Gastroenterologia 2 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze ed esperto in colite ulcerosa, malattia di Crohn e disturbi funzionali gastrointestinali (puoi chiedergli un consulto qui).
Troppa aria nell’intestino: un disturbo comune ma fastidioso e imbarazzante. Di che cosa si tratta?
La presenza di gas nell’intestino è un disturbo funzionale riconducibile a molteplici cause. Inoltre può essere tra i sintomi di svariate patologie come ad esempio la stipsi, la dispesia, la celiachia e la sindrome da intestino irritabile. Colpisce dal 10 al 15 per cento della popolazione mondiale, si manifesta nell’adolescenza con un picco tra i 20 e i 40 anni. L’aria intrappolata provoca meteorismo, sensazione di gonfiore, distensione addominale (anche visibile) e può causare rapidi movimenti di liquidi.
Questo tipo di disturbo si caratterizza per essere a fasi intermittenti e non continue. Non è legato sempre alla maggiore quantità di aria racchiusa nell’intestino, ma spesso alla sensibilità individuale di chi ne soffre. In alcuni soggetti un contenuto di aria ritenuto “normale” può provocare notevoli disturbi.
Perché si forma?
Le cause, come dicevamo, sono numerose, e vanno dalle patologie più comuni a un equilibrio alterato della flora batterica intestinale a malattie più serie, ma abbastanza comuni dopo una certa età, come ad esempio i diverticoli.
A soffrirne maggiormente sono le donne, soprattutto perché sono soggette alla ciclicità ormonale che comporta effetti sul transito intestinale. Lo stile di vita è tra le cause principali del gonfiore addominale. Fumare contribuisce a inalare aria, così come l’abitudine di mangiare caramelle e masticare gomme, che aumenta la salivazione e di conseguenza l’introduzione di aria nell’intestino. Una regolare attività fisica, invece, aiuta a ripartire correttamente i gas.
Sicuramente, l’alimentazione è tra le cause principali. Le bevande gasate, le fibre, certe qualità di legumi (i fagioli secchi recano più disturbo di quelli freschi) e le verdure a foglia larga possono avere un effetto fermentante, ma molto dipende dalla predisposizione individuale e dalle abitudini personali. Ci sono categorie di persone, i vegani e i vegetariani ad esempio, che consumano regolarmente grandi quantità di legumi e di ortaggi senza soffrire di eccesso di gas intestinale. La loro flora intestinale si è adattata all’alimentazione.
Anche lo stress può causarlo?
Lo stress altera la soglia di percezione di ciò che avviene nel nostro organismo e può far avvertire come fastidiosi i normali movimenti dell’intestino. Il gonfiore addominale diventa più o meno critico a seconda dell’attenzione che diamo a ciò che accade dentro di noi e quando si è sottoposti a stress e ansia, questo meccanismo è incontrollabile.
Negli ultimi anni una ricerca australiana ha stilato una lista di alimenti denominati Fodmap responsabili di questo disturbo: di che cosa si tratta?
Fodmap è l’acronimo di Fermentable Oligo-Di-Monosaccharides and Polyols, in italiano Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi Fermentabili e Polioli. Si tratta di categorie specifiche di carboidrati che si trovano in alcuni cibi. Questi carboidrati (ad esempio il lattosio, il fruttosio, i polioli) sono assorbiti soltanto in parte e quindi, fermentando, possono scatenare episodi di meteorismo, gas e distensione addominale.
Ci sono alimenti a elevato o basso contenuto di Fodmap. Alla categoria ad alto contenuto di Fodmap appartengono gli asparagi, i carciofi, il cavolfiore, le cipolle, le mele, i fichi, il mango e le albicocche.
Banane e kiwi sono a bassa percentuale di Fodmap, così come le carote, la lattuga e le patate. Sono Fodmap anche alcune bevande e condimenti, le spezie, certe varietà di cereali, di carne e di pesce, determinata frutta secca e alcune alternative al latte (bevande vegetali).
È provato che ridurre o eliminare alimenti Fodmap dalla propria dieta quotidiana riduce del 25-30 per cento il disturbo dell’eccesso di gas intestinale. Se l’origine del fastidio è alimentare, si avrà un netto miglioramento nel giro di 24-48 ore.
Quali sono i rimedi da adottare?
Prima di tutto, occorre rivolgersi a uno specialista lasciando da parte i rimedi fai da te. In prima battuta si dovrà cercare di escludere cause organiche, tranquillizzando il paziente e cercando di trovare l’origine, la vera causa responsabile del disturbo. Soltanto a questo punto si potrà intervenire con il giusto approccio terapeutico.
Se il problema è a livello di flora batterica intestinale, si prescriverà una cura con probiotici o disinfettanti intestinali. Se all’origine del gas intestinale c’è la stipsi, si provvederà a regolarizzare il transito intestinale. A seconda dell’origine del disturbo, si correggeranno i vizi alimentari e lo stile di vita.
Eliana Canova
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Fonte: Ok Salute – Aria nella pancia: cause e rimedi